Lamborghini Urraco: "piccola" ma di pura razza
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Lamborghini Urraco: "piccola" ma di pura razza
La Urraco di per se e' un ottimo progetto. Il V8 trasversale e' un gioiellino.
Delle tre motorizzazioni con cui è stata prodotta, da evitare preferibilmente la poco valida 2 litri, una innaturale forzatura per il "povero" mercato italico.
La 2500 va piuttosto bene, ma il 3000 e' il vero motore che avrebbe dovuto avere sin dall'inizio.
Questo infatti eroga 260 CV buoni (i dati ufficiali sono un po' ottimistici, come del resto era usanza al tempo) e le prestazioni non mancano.
E' Sicuramente una delle migliori opzioni di acquisto restanto nei 20, 30 mila Euro.
Si potrebbe affrontare il discorso dicendo che come tutte le Lamborghini d'epoca è stata prodotta in pochissimi esemplari (776, per l'esattezza) e può, quindi, rappresentare un investimento per il fututo. Non perchè più avanti possa raggiungere quotazioni favolose, ma semplicemente perchè molto difficilmente scenderà sotto la sua attuale valutazione
Era, ai tempi, la diretta concorrente della Maserati Merak e Dino gt4. Personalmente tra le tre non esiterei un istante a prendere la Urraco.
Affrontando il discorso del Design "made in Bertone" (e opera di un maestro quale è Marcello Gandini), l'auto in sè, per gli appassionati del genere è sicuramente incantevole anche se, naturalmente, i canoni estetici vanno sempre interpretati da un punto di vista personale.
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Delle tre motorizzazioni con cui è stata prodotta, da evitare preferibilmente la poco valida 2 litri, una innaturale forzatura per il "povero" mercato italico.
La 2500 va piuttosto bene, ma il 3000 e' il vero motore che avrebbe dovuto avere sin dall'inizio.
Questo infatti eroga 260 CV buoni (i dati ufficiali sono un po' ottimistici, come del resto era usanza al tempo) e le prestazioni non mancano.
E' Sicuramente una delle migliori opzioni di acquisto restanto nei 20, 30 mila Euro.
Si potrebbe affrontare il discorso dicendo che come tutte le Lamborghini d'epoca è stata prodotta in pochissimi esemplari (776, per l'esattezza) e può, quindi, rappresentare un investimento per il fututo. Non perchè più avanti possa raggiungere quotazioni favolose, ma semplicemente perchè molto difficilmente scenderà sotto la sua attuale valutazione
Era, ai tempi, la diretta concorrente della Maserati Merak e Dino gt4. Personalmente tra le tre non esiterei un istante a prendere la Urraco.
Affrontando il discorso del Design "made in Bertone" (e opera di un maestro quale è Marcello Gandini), l'auto in sè, per gli appassionati del genere è sicuramente incantevole anche se, naturalmente, i canoni estetici vanno sempre interpretati da un punto di vista personale.
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Re: Lamborghini Urraco: "piccola" ma di pura razza
A riguardo della Urraco, segnalo brevemente alcune caratteristiche essenziali per una corretta e completa valutazione del modello. E dei modelli da essa derivati.
L'originaria P250 aveva la strana caratteristica (per una sportiva di classe) del motore monoalbero con teste piatte Heron, con comando distribuzione a cinghia.
Erogava 220 CV, raggiungeva i 240 km/h e passava da 0 a 100 in 7".
L'evoluzione P300 invece aveva le teste riprogettate: bialbero a camme in testa comandato da catene e testate emisferiche.
Potenza di 250 CV, accelerazione 0-100 in 5,6" e 265 orari di velocita' max. Ottima.
La Silhouette e' l'evoluzione della Urraco P300 della quale conserva la meccanica (motore appena piu' compresso) e che ha la caratteristica di avere la carrozzeria aperta tipo targa. Costruita in pochi esemplari nel periodo piu' buio della Lamborghini.
Fu la prima automobile stradale a montare i rivoluzionari pneumatici Pirelli P7.
Prestazioni un po' inferiori alla P300: nonostante i 260 CV la velocita' max non raggiungeva i 260 e l'accelerazione era di 6,5" sullo 0-100.
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La Jalpa e' l'evoluzione della Silhouette da cui deriva direttamente. Ultima auto V8 costruita dalla Lamborghini. La corsa dei pistoni e' maggiore e la cilindrata raggiunge i 3,5 litri, la compressione diminuisce. 255 CV, 234 orari e 6,5" sullo 0-100.
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L'originaria P250 aveva la strana caratteristica (per una sportiva di classe) del motore monoalbero con teste piatte Heron, con comando distribuzione a cinghia.
Erogava 220 CV, raggiungeva i 240 km/h e passava da 0 a 100 in 7".
L'evoluzione P300 invece aveva le teste riprogettate: bialbero a camme in testa comandato da catene e testate emisferiche.
Potenza di 250 CV, accelerazione 0-100 in 5,6" e 265 orari di velocita' max. Ottima.
La Silhouette e' l'evoluzione della Urraco P300 della quale conserva la meccanica (motore appena piu' compresso) e che ha la caratteristica di avere la carrozzeria aperta tipo targa. Costruita in pochi esemplari nel periodo piu' buio della Lamborghini.
Fu la prima automobile stradale a montare i rivoluzionari pneumatici Pirelli P7.
Prestazioni un po' inferiori alla P300: nonostante i 260 CV la velocita' max non raggiungeva i 260 e l'accelerazione era di 6,5" sullo 0-100.
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